Alberini e Santoni

Alberini e Santoni, uffici e teatro di posa
Alberini e Santoni, uffici e teatro di posa

Non è facile stabilire con assoluta precisione certe date nella storia del cinema italiano delle origini. Il primo problema sono la mancanza di documenti ufficiali ed il secondo, che molti archivi privati sono dispersi. In mancanza di queste fonti primarie, rimangono le pubblicazioni periodiche ed i cataloghi delle ditte, i programmi dei teatri, ecc. Ma queste non possono offrire che dati parziali. Secondo alcune fonti dunque, la prima casa di produzione cinematografica italiana sarebbe nata a Roma, verso la fine del 1904. Il teatro di posa, che potete vedere nell’immagine a sinistra, era in via Appia Nuova, nel tratto compreso tra Porta San Giovanni e Piazza Re di Roma, che allora, nei primi anni del secolo scorso, era una zona periferica e praticamente deserta, di fatto, nella pubblicità della ditta, accanto all’indirizzo, non viene indicato il numero, soltanto il riferimento fuori Porta San Giovanni. Gli uffici di amministrazione, sempre a Roma, erano in via Torino 96.

Una delle poche fonti disponibili, quasi di prima mano perché si tratta di Alessandro Santoni, figlio di uno dei fondatori della ditta, in un articolo pubblicato nella rivista L’Eco del Cinema, agosto 1929 racconta:

« Nel dicembre 1904 fu iniziata fuori Porta San Giovanni la costruzione di una casa di produzione di pellicole che prese il nome di Primo Stabilimento Italiano di Manifattura Cinematografica Alberini e Santoni. (…) Riporto come documentazione, un brano che la rivista Albo d’Oro pubblicava nel giugno 1906: “Le case estere produttrici di films, non poterono non ammirare l’audacia degli energici ai quali abbiamo accennato (Dante Santoni e Filoteo Alberini) specialmente quando seppero che il grande stabilimento costruito fuori porta S. Giovanni (Roma) era dotato di ricco ed importante macchinario per poter creare e riprodurre al vero qualunque avvenimento”.
All’uopo Dante Santoni, comprendendo come i denaro fosse la molla principale di ogni impresa, non curò l’azzardo di vistosi capitali, mentre fece dedizione completa al progetto, di tutta la sua capacità di costruttore, e l’edificio sorse a vista d’occhio, e presto fu fatto compiuto. »

Marchio (logo) Alberini e Santoni
Marchio (logo) Alberini e Santoni

Nel citato articolo dell’Albo d’Oro troviamo altre informazioni, per esempio che l’area di costruzione era di oltre 2000 metri quadrati, e che lo stabilimento comprendeva un teatro di posa, una vasca per i soggetti acquatici, parecchie camere oscure, sale per la coloritura, e tutto l’occorrente a riprodurre qualunque scena o avvenimento. Verso la metà del 1905, la ditta cominciò a pubblicare regolarmente listini dei film realizzati in un bollettino mensile, dove si racconta di un copioso corredo di macchine espressamente costruite in Germania e in Francia, senza specificare le marche.

La storiografia cinematografica afferma che il primo film prodotto dalla ditta Alberini & Santoni è La presa di Roma, naturalmente si riferisce al primo film a soggetto, ma neanche in questo le fonti si mettono d’accordo, per esempio, Alessandro Santoni afferma che il primo film fu Storia di un pierrot. Secondo Aldo Bernardini e l’archivio del cinema italiano, i titoli prodotti sono 14.

Qualche traccia di questi film si può ancora trovare in archivi e cineteche, pubblici e privati. Per sapere se siete i fortunati proprietari di un film dell’Alberini & Santoni in nitrato d’epoca dovete controllare questo:

« Tutte le pellicole che escono dal Primo Stabilimento Italiano di Manifattura Cinematografica Alberini & Santoni portano impressa la nostra marca di fabbrica, depositata a norma di legge che qui riproduciamo (sopra a sinistra). Ogni titolo in basso a destra e a sinistra, la nostra marca di fabbrica e sul principio di ogni pellicola vi è impresso il bollo a secco della Ditta. »

Gli artefici di questa impresa, Filoteo Alberini e Dante Santoni, meritano un capitolo a sé, e di loro ci occuperemo più avanti.

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